Carburante

 07 settembre 2014 ore 20.34 ora terrestre

«Avete capito cosa ho detto?»

«Bzzztrr… calmati Jtyes, ti sentiamo… bzzzztrr… forte e chiaro!»

«Io ho molti disturbi in linea, invece. Ho finito il carburante! Quella fottuta perturbazione astrale mi ha portato fuori rotta. Colpa vostra, spurghi dei miei coglioni: salcazzo come me lo avete settato il pilota automatico! Quanto stavate fatti, eh?»

«Preciso. Bzzztrr… continua a romperci le jerballe e vedi se non mi gira… bzztrrr… di chiudere l’interfono spaziale e di lasciarti vagare all’infinito … bzzrrrrz… nel buco del culo dell’universo.»

«Va bene, va bene: sto calmo. Sto calmissimo. Ma ditemi, cosa devo fare ora?»

«Bzztrrz… salcazzo!»

«Cosa? Salcazzo? Come salcazzo? Non potete aiutarmi?»

«Bzzztrr… scherzavamo socio! Sai com’è, qui stiamo dando una… bzzzrr… festa da paura e siamo tutti sbronzi marci e strafatti di acidi. Ci stiamo facendo le peggio risate alla tua… bzztrrr… brutta faccia.»

«Bastardi.»

«Tranquillo socio. Rilassati. Guarda sulla mappa olografica: sei vicino a un pianeta del… bzztrr… cazzo, un pianeta arretrato abitato da forme di vita… bzztrr… inferiori.»

«E hanno il carburante, lì? Eh? Ce l’hanno?»

«Bzzzztrr… preciso. Secondo i nostri dati ne hanno. Non molto, ma ne hanno. Attiva il brongost e blammalo sul settaggio vacunzio, il plostiroleme di bordo ti farà planare direttamente nei pressi del… bzz… carburante… trr

«Grazie soci! Salcazzo cosa farei senza di voi.»

 

07 settembre 2014 ore 20.47 ora terrestre

«Mi ricevete, soci?»

«Bzztrr… forte e chiaro! Ah, come stiamo qui! Ci sballiamo alla grande, proprio! Come è andata? Bzzzztrr… rifornito?»

«Preciso. Al limone. Alla grande, proprio. Sono sceso su quel pianeta del cazzo e ho fatto il pieno!»

«Bztrr… Ah, grande! Ti salutano Xenjsaz e Bafglea… bzztrrrr… avuto problemi… bzz… E ABBASSATE QUELLA CAZZO DI TECHNO DI ALDEBARAN FOTTUTI TOSSICI CHE STO PARLANDO COL SOCIO JTYES, QUI… trrrr… dicevo: avuto qualche problema? Bzztrrrr…»

«Naaaaa…  zero. Pianeta di spurghi, proprio. Salcazzo come si può essere così coglioni, ve lo dico io!»

«Bzztrr… e hai avuto contatti con qualcuno di quei trogloditi socio? Bzzz… E PASSAMI UN’ALTRA PASTA EWYJFG, DI QUELLE BLU ELETTRICO DI ALPHA CENTAURI… trrrr…»

«Non mi ci far pensare. Ho preso il carburante a un indigeno. Brutto come la morte. Preciso. Salcazzo come ho fatto a non vomitare. Aveva qualcosa come due soli occhi, capisci? Due soli occhi!»

«Bzzzzztrr… Ah, ma che schifo! Non ti invidio. Che festa qui! Bzzzz… e questi acidi, socio! Mi sta salendo tutto… trrrr…»

«Mi stai facendo rosicare, socio.»

«Bzztrr… se ti sbrighi te ne lasciamo un po’, eh?»

«Attivo il propulsore pindarico e arrivo in un nanospiderman!»

«Bzzztrrrr Ti aspettiamo, socio! Ah! Finalmente un po’ di musica buona! “Siamo tutti figli delle… bzzztrrrr… stelleeee”… bzzz… figli delle stelle socio… trrrr…»

 

08 settembre 2014. Da un quotidiano locale di XXX

Un’operazione dei carabinieri della compagnia di XXX ha portato ieri sera al clamoroso arresto del noto scrittore Bango Skank. In seguito a numerose segnalazioni inerenti la presunta presenza di una sfera di luce rossastra sopra l’abitazione del suddetto scrittore tra le ore 20.40 e le ore 20.45, i nostri sempre tempestivi e puntuali tutori dell’ordine si sono recati senz’altro in loco. Alle 21.00 circa, dopo aver citofonato al cancello d’ingresso della villa in campagna dello scrittore e non aver ricevuto risposta alcuna, i nostri sempre validi e determinati garanti della legge, pur non rivelando in cielo traccia alcuna dei presunti avvistamenti, si sono introdotti nel giardino scavalcando il cancello per accertare la causa delle terrificanti urla di disperazione che udivano provenire dal boschetto dietro l’abitazione. Giunti al sopracitato boschetto, guidati dalle urla, i carabinieri si sono trovati davanti una surreale scena, come ce la racconta il maresciallo D. A.

Al centro del boschetto illuminato da lampioncini vi era una radura contenente una piantagione di circa 200 piante di marijuana. Queste piante erano state tutte recise di netto, da poco, presentando alla base del tronco bruciature ancora fumanti. Solo qualche foglia era rimasta a terra. Tra queste foglie si rotolava, urlando e piangendo, il noto scrittore Bango Skank, farfugliando vaneggiamenti di ogni sorta. Era in evidente stato di shock!”

Il maresciallo ritiene che la sparizione delle piante sia da imputare a una qualche banda della criminalità organizzata della zona. Bango Skank si trova ora in stato di fermo per coltivazione di sostanze stupefacenti ed è ricoverato presso il centro di igiene mentale di XXX ancora in evidente stato confusionale. L’unica frase che continua a ripetere, urlando, è: “FOTTUTO BASTARDO DI UN ALIENO NON SONO TUO SOCIO! E GIU’ LE MANI DALLE MIE PIANTE, QUELLA È LA MIA ERBA, NON IL TUO CARBURANTE!”.

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